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Ottimizzazione SEO sito web, o Search Engine Optimization per siti internet e pagine web: il primo passo per posizionarsi su Google e sui motori di ricerca

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Analisi SEO onsite e posizionamento del tuo sito e dei siti della concorrenza Per definire i punti di forza ed i punti critici, per rafforzare la strategia di presenza mirata nel mercato e sui motori di ricerca

Keyword Strategy Scelta delle parole chiave
Singole e combinate in keyphrases per ottimizzare in modo mirato i singoli contenuti

Analisi dell’indicizzazione e del posizionamento su Google e altri eventuali motori di ricerca Analisi delle pagine web indicizzate, della presenza di URL friendly e di eventuali contenuti duplicati
Ottimizzazione SEO onsite e onpage: struttura e codice HTML Per permettere una migliore indicizzazione e quindi un posizionamento sui motori di ricerca più efficace
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Monitoraggio ottimizzazione e posizionamento Analisi e monitoraggio periodici per verificare i miglioramenti nel posizionamento e nell’ottimizzazione

L’ottimizzazione di un sito web può avvenire in vari modi ed in vari tempi, ed è un qualcosa sempre in divenire.

Un cosa da non sottovalutare è che l’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization) inizia ancor prima di iniziare lo sviluppo di un sito web: l’ottimizzazione SEO inizia con l’analisi preliminare, con la definizione dello schema dei contenuti e della mappa dei contenuti, per poi passare alla definizione degli elementi di base, all’interno delle pagine e nell’intero CMS, che influenzeranno il livello di ottimizzazione stesso del sito.

E quindi come si fa a sapere cosa fare, quando farlo, che effetto ha sul posizionamento? Innanzitutto si deve partire da una conoscenza di base dei fattori che principalmente influiscono sul ranking, in modo da sfruttarli al meglio per il proprio progetto.

Questi di seguito sono stati individuati e presentati da MOZ, integrati poi dallo studio delle varie risorse online autorevoli e dall’esperienza fatta lavorando “sul campo”. Ovviamente non sono tutti i fattori, ma solo alcuni, i principali, che concorrono nella rosa degli oltre 200 che Google prende in considerazione. Alcuni sono dimostrati e confermati, altri sono ancora controversi, altri ancora sono frutto di esperienza e risultati raggiungi… ma sono tutti ragionevole e totalmente in linea con quello che è l’obiettivo del motore di ricerca: fornire ai suoi utenti risorse utili, interessanti, fruibili, autorevoli.

 

Ottimizzazione SEO sito web: Principali fattori positivi di ranking (posizionamento sui motori di ricerca)

Backlink, domini, pagine linkanti e autorevolezza

resta un fattore SEO offsite molto importante, relativo alla quantità e alla qualità di link in entrata da domini unici che abbiano una buona autorevolezza e rilevanza, e da pagine che siano altrettanto autorevoli e rilevanti.

Performance del sito web

Il tema delle performance e delle prestazione del sito web è un fattore determinante e molto importante per l’ottimizzazione SEO e il posizionamento.
Le operazioni di ottimizzazione sono in questo caso spesso complesse e vanno mirate soprattutto all’esperienza sui dispositivi mobile, sempre più importanti (e direi essenziali a partire da marzo 2021). Cosa si potrebbe fare? Alcuni esempi di best practice sono:

  • Ottimizzare le immagini (le estensioni consigliate sono webp, jpeg2000) e il loro caricamento online con il metodo LazyLoad
  • Ottimizzare i video
  • Ottimizzare e minificare gli script js e css (in cui togliere le istruzioni non utilizzate) e sfruttare il caricamento asincrono a fine pagina web
  • Ottimizzare i font se caricati esternamente
  • Ridurre al minimo i DOM
  • Utilizzare una CDN in modo da consentire un più velocemente richiamo e caricamento delle risorse
  • Utilizzare la compressione gzip
  • Gestire la cache del sito
  • Evitare di usare risorse esterne o ridurle al minimo indispensabile

Contenuti ottimizzati e interessanti

La qualità dei contenuti e la loro ottimizzazione è da sempre un fattore SEO onsite fondamentale. {Ottimizzazione SEO onpage: cos’è e come funziona?}
Per produrre buoni contenuti si deve essere: competenti …ma non basta dichiararlo, la competenza viene determinata da elementi chiave come i social signal, la reputazione online, il tempo medio speso nelle pagine e la frequenza di rimbalzo; autorevoli, con dei buoni backlink, con buone recensioni e con la pubblicazione di contenuti di valore (completi, esaurienti, interessanti); affidabili, anche grazie al protocollo SSL, alla tecnica di sviluppo del sito web, alla sua affidabilità e stabilità nel tempo…

Google EAT (Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness) premia i siti che si dimostrano Esperti/Competenti, Autorevoli, Affidabili.

Il tutto con contenuti ottimizzati: con la presenza della parola chiave principale e delle sue varianti nel corpo della pagina, ma anche nel title, nella description, nei titoli e sottotitoli Hn e negli elementi chiave del codice HTML.
E con contenuti che determinano che il sito è fresco e sempre aggiornato!

Mobile friendly

ossia siti e pagine responsive: tutte le risorse web devono essere facilmente e agevolmente consultabili da ogni dispositivo, sia esso un PC, un tablet o uno smartphone, indipendentemente dal tipo di utenti che si presume di avere.

Lunghezza e leggibilità dei contenuti

altro fattore SEO onsite importante, relativo alla lunghezza dei contenuti, che devono essere esaurienti e completi, e alla loro leggibilità grazie a formattazione e dati strutturati (markup) e alla velocità di caricamento.

HTTPS e protocollo/certificato SSL

Sebbene sia un fattore SEO onsite ancora discusso, il protocollo SSL sul server che ospita il sito web, che permette quindi di utilizzare questo famoso HTTPS, risulta determinante e importante, non solo nei portali in cui c’è diretta interazione con i dati dell’utente, come aree di login o e-commerce, dato che garantisce una maggiore sicurezza, ma anche nei siti di pura informazione con basso livello di interazione.
Dalle dichiarazioni di Google usare HTTPS (ossia avere un certificato SSL) non influenza il ranking, ma essendo la sicurezza è un fattore di posizionamento, diventa un elemento determinante.

Percentuale di clic nelle pagine di risposta dei motori di ricerca

fattore SEO offiste, che corrisponde al rapporto tra quante volte le nostre risorse sono comparse nelle SERP e quante volte sono state cliccate. Più vengono cliccate, più meritano un buon posizionamento, e l’invito al clic dipende principalmente da title e description.
Citazione del brand e del nome a dominio: altro fattore SEO offsite corrispondente al numero e alla qualità di citazioni del nostro brand e del nostro nome a dominio in spazi rilevanti, tra news e domini con elevata autorevolezza.

Età, rinnovo e nome del dominio

Secondo Matt Cutts e John Muller non c’è nessuna l’influenza tra ranking e età del dominio, ma secondo molte esperienza, potrebbe essere un fattore rilevante, così come la durata del rinnovo, spesso consigliata in molteplici anni (Google aveva dichiarato “i domini legittimi sono spesso pagati con diversi anni di anticipo, mentre i domini illegittimi raramente vengono utilizzati per più di un anno”).
Il nome del dominio è fattore SEO onsite relativo alla presenza della parola chiave nel nome stesso, ma non conta più come una volta (c’era la corsa come corrispondenza esatta o EMD exact match domain esempio “ottimizzazioneseo.it”). Sicuramente la parola chiave nel dominio, così come potenzialmente anche in URL, permette di comprendere subito il tema trattato, anche se in modo molto marginale… ma per l’appunto, basta un URL firendly scritto bene.

Google EMD-Update (2012) penalizza i siti web che di tipo EMD, quindi con parola chiave specifica nel nome a dominio, che hanno dei contenuti di scarsa qualità, e che quindi sono spesso utilizzati per la compra vendita del dominio e non del sito o del suo contenuto.

L’estensione del dominio (TLD Top Leve Domain) o è generica (come .net o .org) e dichiara qualcosa relativamente all’azienza/business, o è geiografica (come .it .es) e dichiara che ti rivolgerti a uno specifico paese, ma non influenza il rankign positivamente o negativamente.

Segnali Sociali

fattore SEO offsite importante, ancora in fase di studio ed analisi, che correla le citazioni e le condivisioni sui social network principali con gli effetti del posizionamento nei risultati dei motori di ricerca delle risorse del dominio web.

Principali fattori negativi e penalizzanti per la SEO

Oltre ai fattori che favoriscono un buon posizionamento, ci sono i fattori che possono ostacolarlo o danneggiarlo.

Backlink artificiali e innaturali

sono i link in ingresso al sito creati in modo innaturale ed artificiale, senza curare la scelta dei domini su cui vengono posizionati, la scelta del contenuti da cui partono, l’autorevolezza e la rilevanza.

Pagine duplicate

siti con pagine duplicate non servono a niente se non a creare confusione… una stessa pagina raggiungibile con più di una URL rappresenta una pagina duplicata, a meno che non venga adeguatamente gestita.

Contenuti scarsi e non rilevanti

se non abbiamo niente da raccontare, il nostro sito risulterà di scarso interesse e di scarsa utilità, per cui non avrebbe senso posizionarne i contenuti.

Troppi link interni o esterni sovraottimizzati

Il troppo stroppia… ci vuole la giusta misura in tutto, perchè ottimizzare non vuol dire eccedere con link, ancoraggi, parole chiave, e altri fattori che rischiano di avere l’effetto opposto.
Per garantire una buona schematizzazione e distribuzione dei link, sia interni che esterni, è fondamentale che il sito web sia stato fin da subito strutturato secondo uno schema e una mappa, ossia un’architettura logica e fruibile di tutte le pagine web.
Una buona struttura di navigazione non solo influirà positivamente sulla qualità e la quantità dei link, ma permetterà di strutturare URL friendly migliori e sitemap più organizzate e gestibili.
Una buona gestione dei link che puntano all’esterno migliorerà la qualità e la reputazione del sito web, basterà usare in modo opportuno i giusti attributi nofollow, ugc, sponsored, noopener, noreferrer.

Non mobile friendly o non responsive

Avere un sito mobile-friendly è determinante per l’ottimizzazione e il posizionamento dal 2015.
Non avere un sito ben fruibile e navigabile dai dispositivi mobile è quindi un fattore penalizzante.

Keyword stuffing

un eccessivo uso della stessa parola chiave in una pagina risulta stucchevole per chi legge o penalizzante per il posizionamento.

Link da o verso siti spam

come abbiamo visto prima, ottenere link da siti autorevole è un bene, ottenerli da sito spam o non autorevoli fa male… e lo stesso vale per i link da nostro sito a siti spam o non autorevoli, che ci danneggiano.

Pagine che non soddisfano le esigenze dell’utente

i contenuti devono essere buoni, ben scritti, non copiati, coerenti, adeguatamente lunghi e ben leggibili, altrimenti non saranno apprezzati dagli utenti e dai motori di ricerca.

Pagine pesanti e/o lente

anche la velocità di caricamente incide su un buon posizionamento, e serve quindi un compromesso tra estetica e tecnica… oltre ad un’attenta scelta del giusto hosting in fase di registrazione del dominio e della scelta del fornitore cui affidarsi.

Pagine non usabili

pagine ben scritte, ma non usabili, risultano pagine inutili e quindi non meritevoli di un buon posizionamento.

Troppa pubblicità

non è apprezzata dagli utenti e men che meno dai motori di ricerca, per cui se deve esserci qualche banner è bene scegliere con cura dove posizionarlo, sia nel layout che nel contesto del contenuto.

Numero di pagine che hanno subito un disavow

se le nostre pagine hanno molti link verso altri siti, ma questi siti non apprezzano i nostri link e segnalano la cosa con dei disavow, per Google le nostre risorse sono da penalizzare.

Duplicazione di title e meta description

Sono gli elementi visibili nelle SERP, elementi fondamentali per avere dei buoni CTR (rapporto tra impression e clic) e fondamentali per dichiarare a Google di cosa parlano le nostre pagine (sono l’elemento visto in prima battuta, il tema che verrà poi sviluppato nella pagina).
Se sono uguali o replicate, significa che anche i contenuti lo sono?

Siti compromessi

La mancanza di cura e di aggiornamento dei CMS, sempre più spesso utilizzati per lo sviluppo dei siti web, può comportarne la stabilità e la sicurezza nel tempo. Si deve essere particolarmente attenti al fattore aggiornamento e sicurezza, perchè ritrovarsi con un sito compromesso ha sicuramente un bruttissimo effetto sul posizionamento su Google.

E visti tutti questi fattori, diventa più facile capire perché “l’ottimizzazione di un sito web può avvenire in vari modi ed in vari tempi”: prima di tutto va fatta un’attenta analisi della situazione, e in base a quella vanno individuati i punti di forza e le criticità, e va quindi predisposto un piano di azioni mirate al miglioramento dei fattori SEO onsite e SEO offsite, caso per caso.

Cosa comporta l’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization)?

Una serie di azioni e di operazioni, che vanno programmate e attuate nel tempo: dall’analisi del sito e delle pagine web, all’ottimizzazione on site (struttura, contenuti, internali link, ecc) e offsite (link building, article marketing, comunicati stampa, ecc). Un sito web che non appare nella prima pagina di Google difficilmente verrà trovato e cliccato dagli utenti. E perchè il processo sia realmente costruttivo, il sito internet deve essere trovato solo per le keyword interessanti ed utili a portarti un reale contributi al miglioramento del tuo business o al raggiungimento dei tuoi obiettivi. Meglio 1000 utenti interessati a ciò che hai da offrire o 100000 utenti mordi e fuggi che non cercavano i tuoi servizi?
Web Marketing: strategie, canali e strumenti

Documento di Analisi posizionamento
su Google

Un’attenza analisi del sito web (sia nella sua struttura sia nella progettazione di ogni singola pagina), l’individuazione delle keywords utilizzate e potenzialmen utili, l’identificazione delle principali problematiche esistenti sono alla base per qualsiasi azione mirata all’ottimizzazione del tuo sito web.
Non basta “cercarsi” per definire come ci si posiziona: solo un’analisi SEO ci può dare dati oggettivi sul posizionamento medio delle risorse web di un sito sui motori di ricerca.

Ottimizzazione e posizionamento su Google

Un’attenza analisi del sito web (sia nella sua struttura sia nella progettazione di ogni singola pagina), l’individuazione delle keywords utilizzate e potenzialmen utili, l’identificazione delle principali problematiche esistenti sono alla base per qualsiasi azione mirata all’ottimizzazione del tuo sito web.
Non basta “cercarsi” per definire come ci si posiziona: solo un’analisi SEO ci può dare dati oggettivi sul posizionamento medio delle risorse web di un sito sui motori di ricerca.

Article marketing e Link Building

Dopo l’ottimizzazione on-site manca ancora un tassello: il tuo sito, ben fatto ed ottimizzato, deve essere reso noto e conosciuto nella rete. Le pagine più importanti devono ricevere trust, devono ricevere link, devono essere condivise, commentate… devono piacere ai tuoi utenti.
In questo ambito sono importantissimi l’analisi dei backlink, la gestione e redazione di comunicati stampa, un piano strategico editoriale e di article marketing su siti specializzati per la diffusione del brand e di servizi e prodotti

Hai già il tuo sito internet? Qual'è la sua indicizzazione? il suo trust? la sua popolarità?