Shopping, spese, denaro e razionalità
Secondo i ricercatori dell’Università San Raffaele di Milano il nostro cervello non è in grado di agire razionalmente sulle teorie economiche che si basano sulla combinazione probabilità-rischio-rendimento.
Probabilità di un guadagno o di un miglioramento della propria vita, rischio di perdita di una somma investita, rendimento di una somma investita… sono concetti che generano una sorta di “dolore”… dolore?! Si, ce ne ha parlato anche Rossella Cenini all’AdWorld Experience 2015: tutta colpa dell’amigdala!
Shopping ed ecommerce: quanto ci costa spendere?
Noi esseri umani infatti avvertiamo in modo molto più importante la perdita rispetto il guadagno ed il concetto di perdita lo avvertiamo come se fosse un dolore.
In questo contesto siamo quindi molto poco portati a investire e quindi a spendere (= provare dolore) anche in ottica di un possibile guadagno (= provare piacere).
Secondo il Premio Nobel per l’Economia del 2002, Daniel Kahneman, per poter affrontare una possibile perdita di 10 € dovremmo avere la garanzia di guadagnarne 25 €.
Se applichiamo questa teoria allo shopping, dovremo quindi trovare sufficienti leve per far sì che la spesa non sia vista e vissuta come un dolore e per far sì che venga percepito maggiormente il piacere di un possibile guadagno, non necessariamente in termini economici, ma anche in termini di miglioramento del tenore e della qualità di vita.
Il numero 9 nella presentazione dei prezzi al pubblico di utenti
Alle volte i prezzi stessi ci vengono incontro, con una logica spesso discutibile, ma che molti studi confermano. Ormai ci viene a noia il discorso dei prezzi con 9 o il 99, eppure dobbiamo ancora sfruttare il numero 9, perché ha un effetto oggettivamente proficuo!
In un esperimento condotto nel 2015, un prezzo di 0,99€ ha un incremento di vendite del 24% rispetto al prezzo di 1,00€, sebbene la differenza sia di un solo centesimo, perché leggendo da sinistra a destra vediamo come prima cosa l’intero, e 0 è minore di 1, per cui al nostro cervello il prezzo risulta più conveniente.
Ma il 9 gioca un ruolo importante anche sotto altri punti di vista: ci attrae!
Secondo un altro studio americano del 2015, un prodotto a 0,89$ a prezzo pieno è stato scontato in due diversi modi, ottenendo i seguenti risultati:
scontata a 0,71$ incrementa le vendite del 65%
scontata a 0,69$ incrementa le vendite del 222%
Portando lo sconto a 2 centesimi in meno, l’incremento di vendite è stato quasi quadruplicato.
In modo analogo, un capo di abbigliamento è stato proposto al pubblico a diversi prezzi: 44,00$, 39,00$ e 34,00$.
Secondo logica ci verrebbe da pensare che il capo con maggiori vendite sia quello a prezzo più basso, invece questo studio ha evidenziato che il più venduto è stato il capo a 39,00$
Questo accade perché nel nostro modo di pensare e di ragionare il numero 9 ha assunto un ruolo importante nella catalogazione dei prezzi, indicando la merce in saldo ed incrementando quindi la nostra propensione all’acquisto.