Posizionamento su Google: un motore di risposta

L’attività SEO ed il posizionamento su Google sono argomenti molto complessi, che richiedono competenza e conoscenza tecnica… sembrano semplici e banali, ma vi assicuro che non è così!

Non entriamo nel tecnicismo o nel concetto di ottimizzazione onsite onpage o offsite, ma pensiamo solo a quante volte capita a chi fa SEO di scontrarsi con frasi del tipo: “c’è scritto che siamo in 7a posizione ma non è vero …non siamo neanche in prima pagina” oppure “mi cerco ogni giorno, ma non mi trovo mai” o ancora “mi cerco, ma compaiono i miei soliti concorrenti al posto mio” o altre frasi, che comunque rispecchiano sempre gli stessi dubbi, che spesso assalgono i clienti. Ebbene, dare una risposta completa ed esaustiva non è facile, ma è d’obbligo! Vediamo un po’ cosa succede quando ci cerchiamo su Google…

Voglio proporre in questo articolo una serie di considerazioni derivanti da altre fonti, più o meno note epiù o meno autorevoli, da commentare per fornire una panoramica con la massima trasparenza e credibilità e affidabilità possibile ad un tema complesso e articolato.

L’attività SEO è complessa e il modo in cui Google sceglie di offrire le risposte è altrettanto complesso e articolato

it.semrush.com

Il processo di creazione delle SERP di Google avviene in questo modo: un utente digita una query, il motore di ricerca deduce l’argomento, deduce l’intenzione dell’utente, invia i risultati ad algoritmi specializzati, li personalizza e, infine, li mostra all’utente.

dariovalentino.com

La SEO è un’attività strategica di Digital Marketing

Una materia molto complessa e in continua evoluzione.
La ragione è perché è complesso il modo in cui Google determina le posizioni dei siti web – prende in considerazione tante variabili, i cosiddetti fattori di posizionamento

communicationvillage.com

Quello che tecnicamente va osservato è che sul piano della SEO non esiste mai la certezza che un posizionamento sia valido per tutti gli utenti. Avere guadagnato una prima posizione non significa averlo fatto per tutti gli utenti.
Non esistono posizionamenti assoluti – e meno che mai definitivi – in Google.

Google ha una fonte enorme di pagine e risorse web che possono rispondere all’altrettanto enorme mole di interrogazioni che gli vengono poste quotidianamente dagli utenti.
Il modo in cui sceglie cosa mostrare e in che ordine mostrarlo deriva da una serie di calcoli e considerazioni fatte con variabili e algoritmi segreti come la ricetta della Coca Cola, ma che quasi sempre soddisfano le domande che gli vengono poste… arrivando a personalizzare le risposte per i vari utenti in base ad un’altra serie di variabili che Google memorizza e utilizza per comprendere al meglio cosa ogni utente vorrebbe visualizzare.

Quando mi cerco, non mi trovo dove penso/spero di trovarmi… perchè le risposte che Google ci fornisce sono personalizzate

studiosamo.it

Leggendo il report di DuckDuckGo scopriamo che non è mai possibile utilizzare Google in modo “asettico”, ossia in modo univoco evitando i risultati di ricerca personalizzati. […]
Lo studio, che ha coinvolto un totale di 76 persone che hanno cercato la stessa parola chiave esattamente alla stessa ora, ha restituito 62 set diversi di risultati di ricerca.

dariovalentino.com

La SEO la fanno gli utenti, che potrebbero preferire altri siti web. E questo Google e gli altri motori di ricerca lo sanno benissimo, quindi tenderanno a posizionare i siti più visitati e con più coinvolgimento nelle prime posizioni.

navigaweb.net

Qualsiasi sito internet conserva in se i dati di navigazione e della cronologia di chi lo visita memorizzando il suo accesso sul proprio computer.
Google, il sito più visto al mondo, usa questa tecnica in maniera molto spinta per influenzare i risultati delle ricerche ed indirizzare ciascun utente verso i siti che lui pensa siano migliori per quella persona.

ilsoftware.it

I risultati della ricerca Google vengono personalizzati in primis esaminando automaticamente e in maniera del tutto trasparente per l’utente, quali argomenti suscitano il suo interesse.

communicationvillage.com

Quando si fanno ricerche in Google i risultati sono sempre personalizzati

Anche nei casi in cui non si è fatto l’accesso all’account personale o si fa navigazione anonima (in incognito).

it.semrush.com

Google non categorizza solo i siti, lo fa anche con gli utenti, in base alle ricerche effettuate. Così, in base a quelli che sono gli interessi mostrati dagli utenti, il motore di ricerca decide di priorizzare determinate risorse rispetto ad altre, perché, presumibilmente, sono quelle più interessanti per l’utente. Questo comportamento di Google risponde ad un principio di affinità tra la categorizzazione di un sito e quella di un utente.

localstrategy.it

Quindi perché 2 persone diverse che cercano la stessa cosa (nello stesso luogo) vedono 2 cose diverse?
È molto semplice: i risultati local sono personalizzati.

Personalizzazione: questa è la parola d’ordine!

Perchè risultati personalizzati e pertinenti per ogni persona che faccia una ricerca fa sì che ognuno possa vedere soddisfatte le sue ricerche, pur con una stessa parola chiave, perchè il motore non vede più solo quella, ma ne comprende l’intenzione!

Cosa può significare banalizzando al massimo?
Che se, ad esempio, passo molto del mio tempo ad analizzare come si comportano i miei competitor, forse Google penserà che i loro siti mi interessino più del mio, e potenzialmente potrebbe mostrarmi prima i loro siti rispetto al mio… per questo mio manifesto apprezzamento!
Che se, ad esempio, metto come home di tutti i miei browser il mio sito web, e mi gongolo nel leggerlo spesso, o semplicemente lo uso per costruire mail e messaggi o descrizioni per clienti e fornitori, forse Google penserà che il mio sito sia per me un sito importante, e potenzialmente potrebbe mostrarmi prima questo rispetto ad altre risorse contestuali… per questo mio manifesto apprezzamento!

mediabuzz.it

La ricerca di Google può dare delle indicazioni chiare rispetto al ranking nella serp? In realtà se fai una ricerca dal tuo browser rischi di sporcare i risultati e questo falsa tutto.

Non si può definire il proprio posizionamento cercando su Google

Servono tool professionali, che analizzino le risposte di Google e diano delle metriche di posizionamento medio per singole ricerche/parole chiave, che ci restituiscano valori validi per la maggior parte degli utenti che ci cercheranno su Google.
Che io mi trovi o non mi trovi o mi trovi dove non mi aspetto non ha valore se non corrisponde a quello che potrebbe accadere alla maggior parte degli utenti.

Google stesso dichiara che la posizione cambia per una stessa ricerca e che serve quindi un valore medio “Il valore di posizione indicato nel rapporto Analisi delle ricerche indica la posizione del link più in alto nei risultati di ricerca che conduce alla tua proprietà o a una delle tue pagine, calcolato come media tra tutte le query in cui è apparsa la tua proprietà“.

L’attività SEO di posizionamento su Google richiede tempo e pazienza!

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La SEO richiede tempo.

Non settimane o un mese, ma parecchi mesi e, in qualche caso, anni.

it.semrush.com

La metafora che rispecchia la situazione attuale della SEO è quella della giungla: la prima pagina di Google l’uscita da questa giungla, che possiamo percorrere attraverso diversi sentieri. Alcuni ci guideranno alla fine della giungla, magari dopo mesi, o anni, altri invece non ci condurranno mai sulla buona strada.

E se non avete tempo e pazienza, lasciate stare l’attività di posizionamento con la SEO, non fa per voi e non otterreste i risultati che volete, perchè non dareste tempo ai risultati di manifestarsi e solidificarsi nel tempo.
Volete un effetto immediato o quasi? Meglio usare le campagne di posizionamento a pagamento con Google Ads!

Per chi vuole un approfondimento tecnico: Measuring the “Filter Bubble”: How Google is influencing what you click