Motori di ricerca: come ci hanno cambiato la vita

Negli ultimi 10 anni i motori di ricerca sono stati i software più utilizzati e che hanno subito più cambiamenti, cambiando a loro volta la nostra vita.

La nascita e l’evoluzione di Google

Nel 1998 due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, fondarono Google, quello che ad oggi è il motore di ricerca per eccellenza.
Ad oggi non è più un’idea nata in un garage e non è più nemmeno solo una search company, ma una multinazionale che progetta e mette sul mercato software che innovativi, che hanno fatto e che continueranno a fare la storia di Internet.
L’azienda ad oggi vale oltre 80 miliardi di dollari.

Come si sono sviluppati negli anni i motori di ricerca?

Se analizziamo come viene usato un motore di ricerca oggi e come veniva usato in passato, troviamo delle differenze nettissime.

In primo luogo va considerato che agli inizi il motore di ricerca veniva usato per trovare i siti, e non informazioni. Questo era soprattutto dovuto al fatto che al tempo, prima del 2000 i siti erano relativamente pochi, spesso catalogati nelle famore “directory” di siti web.Chi di voi ricorda il 1996 (eh si, io c’ero) con Jumpy, Lycos, Altavista, Exite, Yahoo? Catalogavano i siti, li etichettavano e associavano a categorie che poi proponevano al pubblico.

Oggi è tutto diverso! E’ cambiato…tutto!
Chiunque al giorno d’oggi può avere il proprio sito web, e il numero di siti nel web, fin da subito, è esploso in modo spaventoso: se Tim Berners-Lee lancia la sua invenzione, il World Wide Web, nel 1991, già nel 1993 troviamo oltre 600 siti già presenti sul web e oltre 10 milioni di utenti di internet; nel 1996 ci sono oltre 650.000 siti sul web e oltre 74 milioni di utenti di internet!

Oggi molto spesso cerchiamo i risultati di siti importanti come Wikipedia o Amazon direttamente su Google, senza entrare nel sito specifico e senza sfruttare i loro sistemi di ricerca interna.

Google: motore di ricerca che offre informazioni e risposte

Google ha subito intuito che la direzione giusta in cui sviluppare il motore di ricerca era quella di integrare la semplice ricerca di siti con il dare informazioni e risposte alle domande persone, offrire i suggerimenti delle ricerche, gli orari dei cinema, le mappe geografiche, le traduzioni e quant’altro.

L’intuizione più importante che ha portato al successo del motore di ricerca è stata sicuramente di “pensare alle pagine web come a persone che vivono in una grande società: se voglio sapere qualcosa su qualcuno non devo limitarmi a guardarlo, fermarmi alle apparenze, devo invece capire dove va, con chi si incontra, la sua socialità insomma.” (fonte: Corriere del Mezzogiorno)

Quali sono i benefici che il web ha portato nella nostra vita?

Sicuramente l’utilizzo dei motori di ricerca ha portato significativi benefici nella nostra vita.
Alcuni vantaggi sono facilmente intuibili: scegliere un locale dove andare a mangiare, controllare gli orari del treno, cercare un itineriario automobilistico, trovare risposte a domande sull’alimentazione, sullo sport, sulla natura e su qualsiasi altro tema! Non è mai stato così facile e veloce.
Ovviamente i benefici dipendono dall’uso che si fa del motore di ricerca e del web, ma di certo molti aspetti della nostra quotidianeità sono stati semplificati.

Ed ora che, oltre al catalogo di siti per categoria, abbiamo le risposte alle nostre domande, come si evolveranno in futuro i motori di ricerca?

Google ha attivato già da tempo il suo “sistema di analisi” delle intenzioni dell’utente”, ovvero cerca di comprendere l’intento della ricerca utente dalle parole immesse nel tempo, dalla progressione delle query (interrogazioni), dalle sue preferenze di navigazione, dalle sue attività online, per determinare in base a questo i risultati da mostrare.
Ecco perchè ogni utente vede dei risultati di ricerca personalizzati, perchè non dipendono dall’ultima interrogazione fatta, ma dal suo storico di attività online.

Negli anni sia gli utenti che gli sviluppatori avevano imparato a parlare come Google e a comporre le ricerche così come si presupponeva di dover fare per ottenere i migliori risultati sul motore di ricerca. Adesso invece è Google stesso che sta imparando a parlare come l’utente. Ed è qualcosa che inizialmente ha spiazzato consumatori e programmatori… ma che ha poi dimostrato in modo semplice e chiaro che Google prosegue nella sua direzione: dare un senso ai risultati di ricerca in base alle richieste delle persone.

Avremo sempre più motori di ricerca verticali, ovvero dedicati alla ricerca di specifici argomenti o categorie, per permettere di restituire risultati più raffinati.
Non è fantascienza pensare ad un motore di ricerca unico per le smart-tv, per le strutture ricettive turistiche, per pet e animali da compagnia, dove cercare specifiche informazioni su specifici temi, magari con risposte personalizzate in base a preferenze ed abbonamenti… ci sono già?! 

Così come non è fantascienza fare le ricerche utilizzando la voce anziché la tastiera!

Ah già, anche questo lo stiamo già facendo!