digitalizzazione aziendale

La digitalizzazione aziendale

Prima di poter definire completato il processo di digitalizzazione nelle aziende, in Italia abbiamo ancora un bel po’ di strada da fare. Ancora oggi molti imprenditori faticano a capire l’innovazione e il notevole sviluppo del web, così per avere quadro più chiaro ed esaustivo sull’argomento abbiamo chiamato in causa un esperto…

Questo nostro esperto fa una premessa importante:

la digitalizzazione (come processo aziendali) gioca due fattori chiave: quello infrastrutturale e la formazione continua delle forza lavoro

Sul fattore infrastrutturale, fortunatamente ci sono più luci che ombre.
Se diamo un’occhiata ai dati ISTAT del 2015, (fonte: http://www.istat.it/it/archivio/176914), ci rendiamo conto dell’importanza del web: cresce il numero di famiglie che si connettono a internet mediante banda larga, mentre è stabile e vicina alla saturazione la quota di imprese che la utilizzano.
In entrambi i casi aumenta la connessione in banda larga mobile: arriviamo al 30,1% per le famiglie e al 63,3% per le aziende con almeno 10 addetti.
Le persone si connettono sempre di più e sempre più frequentemente a internet, arrivando a coprire oltre il 60% di tutta la popolazione (oltre i 6 anni) e arrivando a connettersi quotidianamente almeno nel 40% dei casi intervistati… anche se secondo me sono molti di più, attualmente!

La fatturazione elettronica è in crescita, anche per obblighi legali e fiscali, ed arriva 15,5% nel 2015, ma crescono le aziende che fanno azioni di tracciamento e gestione della clientela tramite software e web.
Per quanto riguarda i siti web ed i social network, c’è ancora molto da fare: solo il 70,7% delle imprese dispone di un sito web, dato cresciuto di un solo punto rispetto il 2014, e solo il 25 % delle imprese ha sul sito un link ad almeno un profilo social (speriamo sia almeno funzionante e che punti ad un profilo business o professionale curato e ben gestito). C’è una discreta fetta di aziende, il 37,3%, che utilizza i social network per attività di web marketing… il che significa che un abbondante 60% ancora non lo sta facendo!

Analizziamo i tre punti in cui siamo carenti con la digitalizzazione aziendale

La comunicazione su canali digitali ha ampi margini di crescita dal punto di vista quantitativo e qualitativo: se è vero che il 70,7% delle imprese con almeno 10 addetti dispone di un sito web, solo un’impresa su quattro ha sul sito un link al proprio profilo social e solo il 37,3% utilizza un social media, soprattutto per finalità di marketing.
Questo significa che 3 aziende su 10 sono ancora sprovviste di un sito web, e risultano quindi non ufficialmente presenti per tutti quei potenziali clienti che navigano alla ricerca di prodotti e/o servizi.
Inoltre, quelle di quelle presenti, solo 1 azienda su 4 propone il link ad uno o più dei propri profili social, senza contare, come accennato sopra, la qualità di tale profilo.
Presi in considerazione questi due numeri, appare abbastanza strano il dato che fa sì che 4 aziende su 10 usino i social network per attività di marketing… strano, perchè? Perché sui social si socializza, non si vende, e diventa difficile non essere dei meri venditori se non si hanno o non si sanno sfruttare i canali in cui si è presenti online, con stabili connessioni e richiami tra siti aziendali e profili social professionali.
Siamo ancora nell’epoca in cui si vende, indipendentemente da quello che la persona sta cercando o da quale sia il suo interesse… noi vendiamo! 
La comunicazione tramite social media segue troppo spesso gli stessi paradigmi e le stesse grammatiche della comunicazione utilizzata negli anni del Web 1.0: vediamo largo utilizzo di locandine e comunicati stampa, pubblicati indifferentemente su Facebook, Twitter e altri canali social. 
Ovviamente i risultati in termini di visualizzazioni ed engagement dei post sono disastrosi.

La formazione, inoltre, è un eterno “aspettando Godot”.

Sono pochissime le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti, per i più disparati motivi o adducendo le più classiche scuse.

Purtroppo le lacune sono molte e sono spesso radicate: sono ancora presenti molte inefficienze in ambito educativo, dalla scuola dell’obbligo al sistema universitario, e queste si ripercuotono sulla qualità delle scelte strategiche dei decision maker aziendali.

Dal punto di vista infrastrutturale le aziende italiane sono pronte alla completa digitalizzazione?

Il primo consiglio per velocizzare il processo di digitalizzazione aziendale è di informarsi in modo continuo sui trend e sulle nuove opportunità offerte alle imprese dagli strumenti digitali, con riferimento a tutta la filiera aziendale.

Molto importante è ancora il ricorso a intermediari per selezionare professionisti, assieme ai quali disegnare il processo di digitalizzazione aziendale.
Non dimentichiamo la necessità di formazione continua della forza lavoro.

E’ senz’altro importante modernizzare il paese ed il mondo dell’imprenditoria, soprattutto riguardo la digitalizzazione del lavoro. Si tratta di un aspetto da considerare di pari passo con lo sviluppo delle aziende e del commercio internazionale. Nel nostro paese il processo di digitalizzazione richiede attenzioni urgenti da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni pubbliche, enti di formazione, imprenditori e lavoratori… ognuno deve fare il suo passo, anche se piccolo, anche se limitato ad informare e formare!