Sei pronto a immergerti nel mondo dell’informatica green, nella terra dei bit e dei byte?
In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, l’informatica green sta emergendo come un’importante soluzione per ridurre l’impatto ambientale delle tecnologie digitali.
Ma cos’è esattamente l’informatica green?
Ci troviamo di fronte a un approccio all’informatica che mira a minimizzare il consumo di risorse, l’emissione di gas serra e l’inquinamento derivante dalle attività digitali. In poche parole, è come rendere il nostro mondo digitale un posto più pulito e verde.
Immagina di utilizzare un computer o un server che consuma meno energia e produce meno rifiuti elettronici.
Questo è esattamente ciò che l’informatica green si propone di fare.
Informatica green e virtualizzazione: server e cloud
Una delle tecnologie chiave nell’informatica green è la virtualizzazione. In pratica, significa eseguire più applicazioni su un singolo server fisico anziché avere un server dedicato per ciascuna applicazione. Questo non solo riduce il consumo di energia, ma anche la quantità di hardware necessario, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale. Altre tecnologie significative sono cloud ed edge computing, fondamentali per la riduzione del consumo di energia e delle emissioni di carbonio con il primo che riduce la necessità di disporre di data center fisico aziendale mentre l’edge computing consente di avere data center più piccoli con minore manutenzione.
Noi in cslab utilizziamo un singolo server fisico per i nostri clienti web, ottimizzando così risorse fisiche ed energetiche e sfruttiamo numerosi servizi in cloud per l’archiviazione e la condivisione dei dati, risparmiando così anche sull’uso di dispositivi come i vecchi DVD, le chiavette USB o altri archivi di memorizzazione che spesso hanno vita breve.
Il lavoro da remoto come comportamento green
Ma l’informatica green non si ferma qui e sta spingendo l’innovazione in settori come l’archiviazione dei dati, la gestione energetica e lo sviluppo di software più efficiente dal punto di vista energetico, così come in un cambiamento nei comportamenti sociali. L’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Enea ha stimato grazie al lavoro da remoto, una riduzione di mobilità quotidiana in media a persona di un’ora e mezza. Ciò si traduce in un risparmio di 4 milioni di euro di mancato acquisto di carburante e in un abbattimento di 8mila tonnellate di emissioni di CO2.
Le teleconferenze e le tele presenze sono tecnologie spesso utilizzate nelle iniziative di green computing. I vantaggi sono molteplici; aumento della soddisfazione lavorativa, riduzione dell’emissione di gas serra dovuti agli spostamenti, e aumento dei margini di profitto come risultato della diminuzione dei costi per uffici, riscaldamento, illuminazione, e così via. I risparmi sono significativi; il consumo annuale medio di energia negli uffici statunitensi è superiore a 23 kilowattora per metro quadrato, con riscaldamento, aria condizionata e illuminazione che incidono per un 70% sui consumi energetici. Altre iniziative simili, come l’alloggiamento, riducono il consumo medio per impiegato riservando uno spazio fisico ai lavoratori solo quando necessario. Molte tipologie di settori – vendita, consulting, servizi di campo – si integrano bene con queste tecniche. Il Voice over IP (VoIP) riduce le infrastrutture e il cablaggio della telefonia tradizionale utilizzando i collegamenti ethernet già esistenti.
Noi in clsab lavoriamo principalmente da remoto, dato che il nostro settore si presta alle innovazioni continue e impiega proficuamente collaborazioni a distanza, riducendo moltissimo sia i km di percorrenza delle nostre auto o anche dei mezzi pubblici, abbassando sensibilmente i consumi di carburante ed energia e migliorando in generale la nostra qualità della vita!
Il riciclaggio
I computer, ma più in generale i sistemi elettronici, che hanno esaurito la loro funzione primaria possono essere riutilizzati per altri scopi o donati a enti di beneficenza e a varie organizzazioni no-profit.
Tuttavia, diverse organizzazioni dedite al recupero hanno imposto requisiti minimi di sistema per le attrezzature donate.
Le parti più obsolete però possono essere riciclate attraverso centri di riciclaggio comunali o privati. Riciclando le parti di un computer si possono evitare di mandare in discarica materiali pericolosi come piombo, mercurio e cromo esavalente, spesso però gli scarti elettronici vengono spediti a Paesi in via di sviluppo dove gli standard di protezione ambientale sono più bassi rispetto a quelli europei e nordamericani. La Silicon Valley Toxics Coalition ha stimato che l’80% dei rifiuti elettronici raccolti dopo il consumo è inviato all’estero a nazioni come Cina, Pakistan e Ghana. Gli accessori legati al mondo del computer, come le cartucce delle stampanti, la carta, e le batterie possono essere anch’essi riciclati.
E tu, come puoi contribuire a questa rivoluzione verde?
Anche le piccole azioni contano.
Puoi ottimizzare le impostazioni del tuo computer per ridurre il consumo di energia, riciclare vecchi dispositivi elettronici in modo responsabile e scegliere servizi cloud che utilizzano energia rinnovabile.
Insieme, possiamo fare la differenza.
Un piccolo passo alla volta, possiamo trasformare l’informatica in un’industria più sostenibile per il bene del nostro pianeta.
E tu, sei pronto a fare la tua parte nell'informatica green?
Speriamo che la risposta sia un entusiastico “sì”!